martedì 12 gennaio 2016

Borgo Bosazza in Festa!sabato 16 gennaio








Dopo le minacce di sgombero e il distacco della luce delle palazzine occupate di Borgo Bosazza , le polemiche sul degrado in quartiere il mal operato dei vigili urbanie la rimozione del muro della gentilezza , Rete Diritti in Casa e ArtLab occupato organizzano una giornata di festa e di discussione su cio che accade in quartiere e in città .

dalle ore :
12 Pranzo sociale

15/30 Assemblea pubblica - FARE RETE: conflitti urbani e mutualismo sociale per costruire spazi di agibilità

A seguire musica e vinbrulè.

Per tutto il pomeriggio saranno presenti con i loro banchi i produttori della Mercatiniera.
Live painting.

Documento dell'assemblea :
FARE RETE: conflitti urbani e mutualismo sociale per costruire spazi di agibilità

Nonostante l’apparente piatto clima di pace sociale volutamente sostenuto da mass media che danno risalto solo agli eventi di cronaca incentivando la diffusione della paura, in italia e nel mondo il conflitto sociale esiste e resiste, in nuove forme, dinamiche e con nuovi soggetti.

E’ un conflitto fatto di resistenze e azioni quotidiane, di fili e reti che vengono tessuti tra loro grazie alla caparbia volontà delle tante e dei tanti che non vogliono farsi travolgere dall’emarginazione e da tutti quelli che nonostante il clima sociale e politico molto cupo non smettono di pensare a come costruire una nuova società.
Si tratta di una rete di conflitti che lotta per riprendersi reddito sia diretto che indiretto partendo dalla rivendicazione della soddisfazione di bisogni essenziali che questa società tende sempre più a negare. Le lotte per la casa, contro il distacco delle utenze, per mantenere servizi socio-assistenziali, per la difesa dell’ambiente contro la voracità di un sistema che deve sussumere tutto per sopravvivere a sé stesso, si intrecciano e si devono intrecciare sempre più con le lotte per il reddito o per il lavoro adeguatamente retribuito. Dall’emarginazione cui questo sistema costringe, si diramano strade pericolosissime che vanno da una parte verso l’odio razzista che coincide con l’odio per i più poveri, dall’altra la disperazione e la mancanza di riferimenti ideali porta alla esaltazione della religione ( islamica o cattolica che sia) come fondamento della vita creando pericolose illusioni proprio nei soggetti e nei territori più colpiti dalla crisi e dalla perversa divisione mondiale della ricchezza. I percorsi di lotta che ovunque si diramano, seppur in stato poco più che embrionale, rappresentano l’unica speranza reale di cambiamento di questa realtà, sperimentano quotidianamente tra mille difficoltà nuove forme di mutuo aiuto e nuove solidarietà senza barriere etniche o religiose, strappano valore d’uso e pezzetti di reddito.
L’assemblea è organizzata in Borgo Bosazza, in pieno Oltretorrente parmigiano, dove dall’ottobre 2014 13 famiglie hanno occupato 2 stabili di proprietà di un grande proprietario immobiliare. Queste occupazioni sono limitrofe ad altre 2 importanti esperienze come l’occupazione abitativa del residence NoMas e l’occupazione di ArtLab dove studenti e migranti gestiscono spazi dell’università sottraendoli ai progetti speculativi.
Queste occupazioni sono sottoposte a un durissimo attacco sia massmediatico che concretizzatosi nel distacco a più riprese delle utenze e minacce continue di sgombero. Nonostante tutto però resistono proponendosi al quartiere con le loro iniziative di socializzazione, esperienze di vita comunitaria, welfare dal basso, rottura del tentativo di marginalizzazione dei migranti.
Scopo dell’assemblea è di aprire un confronto cittadino sulle lotte del territorio allargandolo alla valutazione della situazione nazionale con i suoi coordinamenti e reti, creare un consenso allargato sulla resistenza delle occupazioni dell’oltretorrente, fare valutazioni sulla stretta repressiva che incombe sia a livello locale che nazionale per imporre le scelte politiche del governo Renzi e del suo blocco sociale di riferimento.

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