mercoledì 23 dicembre 2015

COMUNICATO STAMPA IN MERITO A FONDO PER LA MOROSITA’ INCOLPEVOLE



Come Rete Diritti in Casa riteniamo di dover fare alcune considerazioni in merito all’apertura dell’avviso pubblico per il fondo morosità incolpevole.
Non è la prima volta che simili strumenti vengono applicati: in alcuni casi questo strumento consentirebbe di sospendere l’esecuzione degli sfratti consentendo a famiglie sotto sfratto di respirare e di provare a ripartire con il rispetto degli obblighi contrattuali o avendo tempo per trovare un alloggio alternativo. Questa possibilità dovrebbe indurre le autorità preposte a sospendere momentaneamente l’esecuzione degli sfratti, consentendo alle famiglie interessate di tentare l’applicazione dello strumento .
I limiti evidenti dello stesso d’altronde sono chiari: innanzitutto parliamo di un fondo molto esiguo: 170.000 euro, se fossero ripartiti in modo uguale tra le centinaia di famiglie sotto sfratto darebbero poche centinaia di Euro per ogni situazione. Molto probabilmente sarà possibile soddisfare in modo adeguato le esigenze di poche decine di famiglie. Altro grande limite di questo strumento è che la sua praticabilità è subordinata all’accettazione da parte del proprietario della sospensione della procedura, cosa che non si verifica quasi mai.

Queste considerazioni le facciamo sulla scorta di quanto verificato con mano in occasione dell’applicazione di strumenti simili nel passato.
L’esiguità del fondo stanziato fa il paio con un'altra grave notizia di questi giorni: la legge di stabilità 2016 ha azzerato il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, i cosiddetti contributi per l’affitto.
Il piano casa del governo Renzi prevedeva l’erogazione di 100 milioni di Euro per il 2014 e 2015 dopo che nel 2013 il fondo era stato praticamente azzerato. Ora si torna a zero.
Se confrontiamo questo provvedimento con l’intenzione di abolire la tasi per i proprietari immobiliari, capiamo bene da che parte sta questo governo che cancella tasse per i proprietari e taglia i controversi contributi per gli inquilini.

Al prefetto di Parma che ci tiene a specificare che i contributi per la morosità incolpevole non saranno erogati agli occupanti di casa facciamo sapere che questo è logico, così come è logico che strumenti come quello in oggetto non sono altro che sciapito surrogato di politiche abitative serie. Quindi in mancanza di strumenti adeguati per fronteggiare l’avidità e la pervasività del mercato immobiliare privato, tante famiglie si troveranno ancora costrette a ricorrere a uno dei pochi strumenti concreti per far fronte all’emergenza cioè l’occupazione degli immobili lasciati vuoti a marcire.

Rete Diritti in Casa Parma

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