giovedì 11 giugno 2015

CASA: E’ EMERGENZA SOCIALE. CHI FA FINTA DI NULLA E’ UN CRIMINALE

in seguito il volantino distribuito ieri davanti alla prefettura










CASA: E’ EMERGENZA SOCIALE.
CHI FA FINTA DI NULLA E’ UN CRIMINALE

Dopo il distacco delle utenze dei due palazzi di Borgo Bosazza dello scorso 4 giugno, dopo il presidio sotto il comune che ha portato all’ottenimento del riallaccio per lo meno dell’acqua, siamo di nuovo qui sotto la prefettura per denunciare a tutta voce che non si può continuare ad ignorare emergenza abitativa di migliaia di famiglie a Parma e provincia.
La crisi ha portato ad un aumento spropositato degli sfratti, i distacchi delle utenze sono una drammatica realtà non solo per chi vive nelle case occupate ma anche per le famiglie che non riescono più a starci dentro sia per i costi spropositati di acqua luce e gas sia per la perdita di reddito.
Tutte le riforme statali sono fatte per colpire chi già subisce. Il jobs act dissemina precarietà, il piano casa colpisce gli occupanti e fa dei favori al partito del mattone, lo sblocca italia diffonde progetti inutili, dannosi, costosi portando allo sperpero di denaro che potrebbe essere orientato per alleviare le emergenze sociali, la riforma della scuola porta autoritarismo e privatizzazioni.

Tutti gli interventi sono volti a sostenere un sistema che barcolla e che può sostenersi solo se colpisce duro quelli che stanno sotto.
I movimenti di lotta per la casa in tutta italia si battono perché chi sta sotto non sia più costretto a subire e per riprendersi un pezzetto di dignità, quello legato al diritto all’abitare, che il mercato e il governo ci vogliono negare.
A Parma da un lato esiste sempre più pressione contro le persone che stanno subendo lo sfratto, con interventi delle forze dell’ordine sempre più frequenti e duri.
Dall’altro lato aumentano le pressioni e si colpiscono coloro che per reazione allo stato di necessità in cui si trovano sono costrette ad occupare stabili pubblici e privati lasciati all’abbandono.
Le politiche abitative pubbliche sono ferme causa la risibilità dei trasferimenti statali e la mancanza di coraggio delle istituzioni locali che potrebbero procedere con forza verso progetti di auto recupero di stabili pubblici abbandonati e ricorrere alle requisizioni dei tanti alloggi privati lasciati vuoti.
Non si può continuare così. I poteri pubblici della città ascoltano solo le lagnanze dei proprietari che dopo aver lasciato per anni gli alloggi vuoti pretendono gli sgomberi delle occupazioni per lasciare di nuovo i palazzi vuoti. Gli sgomberi precedenti, quelli di Via Bengasi, Borgo Poi, Via Casa Bianca, Via Trento, la scuola di Marore, hanno consentito ai proprietari di riprendersi il diritto di …. lasciare le case vuote a marcire!!!!!  Non ci stiamo. Non è possibile che il diritto di proprietà sia predominante rispetto a tutto il resto. Tanto più che parliamo di proprietà di grandi proprietari immobiliari.
Ai tavoli istituzionali sul problema casa vengono invitati solo i proprietari e i sindacati collaborazionisti mentre non c’è presenza di sfrattati e sotto sfratto, di inquilini, di occupanti.
Vogliamo un tavolo di confronto sull’emergenza  . Aspettiamo una urgente risposta.

La nostra piattaforma è
-BLOCCO DEGLI SFRATTI E DELLE ESECUZIONI IMMOBILIARI PER CHI NON RIESCE A PAGARE AFFITTO E MUTUO

-FINANZIAMENTI PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
SOSTEGNO AI PROGETTI DI AUTORECUPERO SIA DELLE CASE OCCUPATE CHE DI ALTRI IMMOBILI ABBANDONATI

-REQUISIZIONE DAGLI ALLOGGI SFITTI DEI GRANDI PROPRIETARI IMMOBILIARI E UNA POLITICA FISCALE RIGOROSA CONTRO LO SFITTO

ABOLIZIONE DELL’ART. 5 DEL PIANO CASA

TARIFFAZIONE SOCIALE DELLE UTENZE, MINIMO GARANTITO, BLOCCO DEI DISTACCHI


DIRITTI IN CASA, RETE DI LOTTA PER LA CASA
Sportello di lotta per il diritto all’abitare tutti i martedì dalle 18.30 alle 21 in
via Mantova 24

(Casa Cantoniera Autogestita)

1 commento:

  1. Anomalia Parma
    Il vice prefetto si è impegnato a riportare le nostre richieste di casa, diritti e dignità al prefetto. Inoltre chiederà che al più presto venga convocato un tavolo istituzionale al quale possano partecipare anche gli abitanti delle case occupate! Adesso il presidio, in forma di corteo, sta ritornando nell'oltretorrente libero e solidale, quello che tutti i giorni lotta per i diritti reali per tutte e tutti!

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