giovedì 4 giugno 2015

BASTA CON SGOMBERI SFRATTI E DISTACCHI!!!



Nel primo mattino di oggi 4 giugno 2015 uno spropositato contingente di polizia e carabinieri ha consentito ai tecnici Iren di distaccare acqua luce e gas ai due palazzi di Borgo Bosazza occupati da 13 famiglie sfrattate, tra i quali bambini e alcuni disabili.  Si tratta di un atto vile e vergognoso, di stampo fascista perché lasciare tante famiglie senza dei beni primari per la sopravvivenza come l’acqua o senza possibilità di cucinare o vedere vuol dire cercare di cancellare l’esistenza di queste persone, con un gesto tipico di regimi autoritari e disumani.
Due signore, delle quali una disabile, sono state ricoverate in ospedale in seguito al distacco per crisi legate alla disperazione conseguente al distacco.

Il distacco è stato imposto su richiesta della proprietà, di Iren e in ottemperanza all’art 5 del cosiddetto Piano casa del Governo Renzi. I proprietari dei 2 stabili sono della famiglia Tegoni che tutti a Parma conoscono per essere proprietari di centinaia di appartamenti e detentori quindi di una rendita spropositata. Il numero di appartamenti di cui dispongono è talmente elevato che si sono potuti permettere di lasciare vuoti per anni i due palazzi in Borgo Bosazza che sono poi stati posti finalmente in uso con l’occupazione delle 13 famiglie. I proprietari esigerebbero lo sgombero per pretendere il ripristino della legalità e  dichiarono imminenti lavori di ristrutturazione ma noi gioco dello sgombero l’abbiamo già visto anche in Borgo Poi, Via Bengasi e Via Casa Bianca oltre che a Marore con palazzi lasciati drammaticamente vuoti a marcire a distanza di anni dall’intervento della polizia.
Per quanto riguarda Iren tutti ben sanno come si comporta la Multiutility: impennata nel costo delle bollette e distacchi per chi non ce la fa, per di più cornuti e mazziati, con un bell’inceneritore a condire l’aria che respiriamo. Nel caso di Via Bosazza gli abitanti hanno più volte richiesto a Iren e al Prefetto di poter effettuare allacci regolari senza ottenere risposta.
Il distacco di oggi è stato poi effettuato in base all’articolo 5 del decreto casa del Governo Renzi, che impedisce la fornitura nelle case occupate oltre a negare la residenza. Un articolo infame che vorrebbe cancellare la naturale reazione, dettata dalla necessità di sopravvivere, di chi non accetta di vivere in strada. Si dà una risposta di tipo poliziesco a un bisogno sociale negato e si attaccano le metodologie di sopravvivenza e riappropriazione messe in atto da chi subisce la crisi negando a chi sta sotto il diritto di esistere. E’ chiaro che è in atto un vero e proprio attacco a chi subisce la povertà e alla naturale reazione per uscirne.
Da un lato si lascia in mano al mercato immobiliare la gestione di un bene essenziale come l’alloggio, si rendono beni primari come l’acqua, la luce il gas oggetto di mercato e di profitto, dall’altro si sfratta, si sgombera e si distacca chi non ce la fa a sostenere i costi del mercato. E’ un sistema che regge solo se schiaccia chi sta sotto. Sta a chi sta sotto organizzarsi per resistere e strappare una vita dignitosa.

Pretendiamo il riallaccio delle forniture di Borgo Bosazza.
L’articolo 5 del Decreto Casa deve essere abolito
Basta con gli sfratti e gli sgomberi
Basta con la guerra ai poveri
Le case vuote vanno requisite per affrontare l’emergenza casa
Utenze garantite anche a chi non riesce a pagare!! Basta con i distacchi


Rete Diritti in Casa

Abitanti di Borgo Bosazza

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