Signore e Signori...ecco a Voi la Mercatiniera,
uno sfavillante patchwork umano, coloratissimo e imbastito di idee.
Sono anni ormai che calca la scena di Parma, ma in pochi sanno
veramente quali siano le braci che, nonostante le avversità, ancora
facciano ardere chi la anima e l'attraversa..sì perché proprio di ardore
si tratta. C'è chi dice che la tenacia e la determinazione con cui ci
si ostina a organizzare occasioni di mercato in questo o quello spazio
sociale della città, sia pura follia; altri pensano forse che dietro ci
sia l'interesse per il danaro...puahhhhh. No, niente di tutto ciò: il
fatto è che noialtri si è innamorati. Siamo innamorati di ciò che
facciamo: ogni piccolo produttore della Mercatiniera produce nella
maniera più consapevole che può, perché lo sceglie ogni giorno (...e non
è una frase fatta da MulinoBianco!). E allora c'è chi si sveglia la
mattina presto per andare a trafficare nell'orto o impasta il lievito
madre e accende il forno la notte, o raccoglie a mano abbarbicato sulle
piante o fa....o briga....ciascuno il proprio pezzetto
, modesto e
intenso. Spesso questo pezzetto lo si ritaglia dal tempo-vita che non
sia il lavoro che garantisce pure a noi e alle nostre famiglie la
sopravvivenza; sì perché avviare e tutelare una piccola produzione
realmente sostenibile richiede tempo e impegno, qualora non vi siano
capitali da investire come nel nostro caso. Perchè lo facciamo? Perchè
pensiamo che sia fondamentalmente giusto: la scelta di produrre in
questo modo riguarda anche la decisione di provare concretamente a
migliorare la qualità della vita nostra, della rete di relazioni che
abbiamo intorno e del territorio che ci ospita: è un atto
politico...riguarda la gestione dei beni comuni, cioè di tutti come la
terra, l'acqua, i boschi, la biodiversità, l'aria che respiriamo.
Genuinità, biologico, ecologia, naturalità, accessibilità sono tutte
parole di cui ci sentiamo derubati da chi ha fatto di un sogno e della
volontà di cambiamento, una strategia di vendita. Per questo forse non
siamo tanto bravi con le parole, non riusciamo bene a spiegare quello
che sta dietro le nostre scelte un po bizzarre e il nostro modo di
essere caciaroni ma determinati: il tempo d'altra parte è quello che è e
ci piace assai di più mettere le mani nella terra o negli impasti
piuttosto che nel marketing...ma mò un po' ci proviamo.
Bhè poi c'è
tutta la bellezza del confronto e delle collaborazioni che stanno
nascendo con gli avventori del mercato e tra produttori: ci si
suggestiona a vicenda, ci si aiuta, ci si trova a fare cose insieme,
l'uno garantisce l'altro coinvolgendo in questo sistema virtuoso pure i
co-produttori (i clienti li preferiamo chiamare così), si parla di come
si intendono il mondo, le idee, i sogni...e si finisce a progettare
collettivamente. Non senza fatica e defezioni, a onor del vero, ma con
risultati stupefacenti: gestione di un'economia comune, vinificazione
collettiva come auto-finanziamento, sinergie tra produttori, baratti,
scambi, banca del tempo, manifestazioni, feste, eventi culturali, forni,
e poi e poi. Un meccanismo basato sul rispetto e sulla fiducia che però
respira e comincia ad avere un suo proprio modo di muoversi, non già la
somma delle singole energie, ma molto altro valore aggiunto.
Abbiamo sempre fatto un po' fatica in questi anni di ostinata attività
mercatara, ma quest'anno è davvero dura; per di più molti di noi
arrivano da lontano, dalla Val Taro, dalla Cisa vicino Berceto e spesso
impiegano tempo e risorse per calare in città, risorse che ci avvicinano
alla perdita o al coprire le spese, più che al guadagno. Ci piacerebbe
riuscire a valorizzare e a veder valorizzato di più il nostro lavoro,
proprio perché ci crediamo e siamo convinti che sia un modo più che
dignitoso di fare la rivoluzione...per questo andiamo avanti a volte
sfavillanti, a volte scalchignati, abbracciando progetti o patendo un
po' la solitudine. Non ci piace l'autocelebrazione, ancor meno siamo
ferrati nella pubblicità: vi possiamo però invitare caldamente a farci
visita, ad attraversare la nostra realtà che solo desidera genuinamente e
clandestinamente offrire una concreta alternativa alla distribuzione di
cibo senza criterio o fintamente sostenibile.
Dato che senza di voi
un nuovo modo di pensare l'economia e il mercato non può (r)esistere,
passate a trovarci per fare la spesa, per curiosare, per incontrarci dal
vivo, per dirci la vostra...
Tutti i giovedì in Casa Cantoniera, via Mantova, dalle 16.30 alle 19.30
Tutti i venerdì allo spazio popolare autogestito Sovescio in via Bixio , dalle 10 alle 20.
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