martedì 3 febbraio 2015

LETTERA APERTA DELLA MERCATINIERA: IL MERCATO BIOLOGICO E A KM 0 TUTTI I GIOVEDÌ IN CASA CANTONIERA DALLE 16:30 ALLE 19:30

Signore e Signori...ecco a Voi la Mercatiniera,
uno sfavillante patchwork umano, coloratissimo e imbastito di idee.
Sono anni ormai che calca la scena di Parma, ma in pochi sanno veramente quali siano le braci che, nonostante le avversità, ancora facciano ardere chi la anima e l'attraversa..sì perché proprio di ardore si tratta. C'è chi dice che la tenacia e la determinazione con cui ci si ostina a organizzare occasioni di mercato in questo o quello spazio sociale della città, sia pura follia; altri pensano forse che dietro ci sia l'interesse per il danaro...puahhhhh. No, niente di tutto ciò: il fatto è che noialtri si è innamorati. Siamo innamorati di ciò che facciamo: ogni piccolo produttore della Mercatiniera produce nella maniera più consapevole che può, perché lo sceglie ogni giorno (...e non è una frase fatta da MulinoBianco!). E allora c'è chi si sveglia la mattina presto per andare a trafficare nell'orto o impasta il lievito madre e accende il forno la notte, o raccoglie a mano abbarbicato sulle piante o fa....o briga....ciascuno il proprio pezzetto

, modesto e intenso. Spesso questo pezzetto lo si ritaglia dal tempo-vita che non sia il lavoro che garantisce pure a noi e alle nostre famiglie la sopravvivenza; sì perché avviare e tutelare una piccola produzione realmente sostenibile richiede tempo e impegno, qualora non vi siano capitali da investire come nel nostro caso. Perchè lo facciamo? Perchè pensiamo che sia fondamentalmente giusto: la scelta di produrre in questo modo riguarda anche la decisione di provare concretamente a migliorare la qualità della vita nostra, della rete di relazioni che abbiamo intorno e del territorio che ci ospita: è un atto politico...riguarda la gestione dei beni comuni, cioè di tutti come la terra, l'acqua, i boschi, la biodiversità, l'aria che respiriamo. Genuinità, biologico, ecologia, naturalità, accessibilità sono tutte parole di cui ci sentiamo derubati da chi ha fatto di un sogno e della volontà di cambiamento, una strategia di vendita. Per questo forse non siamo tanto bravi con le parole, non riusciamo bene a spiegare quello che sta dietro le nostre scelte un po bizzarre e il nostro modo di essere caciaroni ma determinati: il tempo d'altra parte è quello che è e ci piace assai di più mettere le mani nella terra o negli impasti piuttosto che nel marketing...ma mò un po' ci proviamo.
Bhè poi c'è tutta la bellezza del confronto e delle collaborazioni che stanno nascendo con gli avventori del mercato e tra produttori: ci si suggestiona a vicenda, ci si aiuta, ci si trova a fare cose insieme, l'uno garantisce l'altro coinvolgendo in questo sistema virtuoso pure i co-produttori (i clienti li preferiamo chiamare così), si parla di come si intendono il mondo, le idee, i sogni...e si finisce a progettare collettivamente. Non senza fatica e defezioni, a onor del vero, ma con risultati stupefacenti: gestione di un'economia comune, vinificazione collettiva come auto-finanziamento, sinergie tra produttori, baratti, scambi, banca del tempo, manifestazioni, feste, eventi culturali, forni, e poi e poi. Un meccanismo basato sul rispetto e sulla fiducia che però respira e comincia ad avere un suo proprio modo di muoversi, non già la somma delle singole energie, ma molto altro valore aggiunto.
Abbiamo sempre fatto un po' fatica in questi anni di ostinata attività mercatara, ma quest'anno è davvero dura; per di più molti di noi arrivano da lontano, dalla Val Taro, dalla Cisa vicino Berceto e spesso impiegano tempo e risorse per calare in città, risorse che ci avvicinano alla perdita o al coprire le spese, più che al guadagno. Ci piacerebbe riuscire a valorizzare e a veder valorizzato di più il nostro lavoro, proprio perché ci crediamo e siamo convinti che sia un modo più che dignitoso di fare la rivoluzione...per questo andiamo avanti a volte sfavillanti, a volte scalchignati, abbracciando progetti o patendo un po' la solitudine. Non ci piace l'autocelebrazione, ancor meno siamo ferrati nella pubblicità: vi possiamo però invitare caldamente a farci visita, ad attraversare la nostra realtà che solo desidera genuinamente e clandestinamente offrire una concreta alternativa alla distribuzione di cibo senza criterio o fintamente sostenibile.
Dato che senza di voi un nuovo modo di pensare l'economia e il mercato non può (r)esistere, passate a trovarci per fare la spesa, per curiosare, per incontrarci dal vivo, per dirci la vostra...
Tutti i giovedì in Casa Cantoniera, via Mantova, dalle 16.30 alle 19.30
Tutti i venerdì allo spazio popolare autogestito Sovescio in via Bixio , dalle 10 alle 20.

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