E'
sotto gli occhi di tutta la città la situazione drammatica
che numerose famiglie e singoli stanno vivendo sulla propria pelle
a causa dell'emergenza casa. Le cifre, già evidenziate a suo
tempo dalla rete diritti in casa parlano chiaro:nel 2014 in
provincia di Parma sono stati mandati in esecuzione 700 sfratti,
quasi tutti per morosità e nel 2015 saranno ancora di più.
Da
una parte infatti la crisi impedisce a moltissime persone di pagare
regolarmente gli affitti dall'altra, come riconosce anche il comune,
mancano alloggi e servizi in grado di assistere chi finisce per
strada.
Per
questo da anni chiediamo al Prefetto di bloccare le esecuzioni degli
sfratti in modo da consentire alle famiglie di cercare una soluzione
alternativa e al Comune di reperire alloggi per affrontare
l’emergenza.
Ad
aggravare la situazione è sopravvenuto anche un delirante intervento
del governo Renzi che ha dato il via libera agli sfratti per finita
locazione anche per le famiglie in difficoltà economica con soggetti
deboli (disabili, minori, anziani) che fino al 2014 avevano
beneficiato della sospensione delle esecuzioni. Tutto ciò
contribuisce a rendere esplosiva l’emergenza casa.
Il
governo ha emanato nel 2014 un disastroso decreto casa che prevede:
1) Misure repressive contro le occupazioni per necessità (diniego della
residenza e conseguente negazione del diritto alla sanità,
all’assistenza e alla scuola, divieto di stipula di contratti per
le utenze nelle case occupate)
2) La
vendita di parte del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica
(case popolari)con trasferimento degli assegnatari che non possono o
non vogliono comprare.
Le
parti in positivo di questo decreto come lo stanziamento di circa 500
milioni per la ristrutturazione del patrimonio ERP sono insufficienti
e per di più il ministro Lupi nel decreto attuativo ha già preso
atto del fatto che ci saranno 130 milioni in meno rispetto a quanto
previsto. Gli altri provvedimenti come la concessione di contributi
affitto e per morosità incolpevole a ben vedere andranno a finire
nelle tasche dei proprietari di casa che sono i veri beneficiari del
contenuto del decreto e che si vedono riconoscere anche benefici
fiscali (es per contratti a canone concordato).
Per
questo il movimento di lotta per la casa a Parma e nel resto d’Italia
ha delle chiare e nette rivendicazioni:
1)Ritiro
del decreto casa del Governo Renzi
2)Blocco
degli sfratti con la tutela per i piccoli proprietari dando la
priorità a sospendere l'esecuzione laddove i proprietari posseggono
molte case.
3)Requisizione
degli immobili sfitti da anni per incrementare il patrimonio
residenziale pubblico senza dover edificare ancora, cementificando un
territorio già altamente martoriato, a vantaggio di pochi
speculatori.
4)Recupero
delle case popolari da ristrutturare e trasformazione del Parma
Social House in ERP
.
Continueremo a difendere tutti coloro che, ribadiamo, senza nessuna
colpa rischiano di finire per la strada sfrattati o sono costretti ad
occupare le tante case vergognosamente sfitte di questa città
RETE
DIRITTI IN CASA PARMA
Sportello di lotta per il
diritto all’abitare e contro i distacchi delle utenze tutti i
martedì dalle 18:30 alle 21 Via Mantova 24 Parma
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