Le richieste che abbiamo riportato al tavolo riguardavano il blocco dei distacchi per tutto il periodo invernale (dal 15 novembre al 15 marzo) per tutti i nuclei con ISEE inferiore a 5000€ e l’applicazione di una franchigia basata sui consumi che sono stati calcolati usando le tabelle dell’autorità garante per l’energia elettrica, l’acqua e il gas.
Il risultato dell’incontro, come ci si aspettava, non è stato del tutto soddisfacente.
Quello che siamo riusciti ad ottenere è:
- Stop ai distacchi dell’acqua (verrà garantito il minimo indispensabile di acqua per poter vivere dignitosamente);
- Iren si impegna ad aprire uno sportello pomeridiano per ricevere, su appuntamento, i casi di morosità incolpevole segnalati e certificati dal comune e/o dalle associazioni ai quali verrà applicata, di fatto, una moratoria dei distacchi il cui onere graverà anche su Iren;
- Il debito accumulato durante la moratoria verrà spalmato in numerose rate in modo tale da non rendere il debito in onorabile;
- Per formalizzare tale impegno ci sarà un protocollo che prevede ulteriori interventi economici da parte di Iren nel caso in cui il comune non riesca a coprire tutte le situazioni debitorie intercettate.
- A margine, siamo riusciti ad ottenere il riallaccio delle utenze per una famiglia con bambini piccoli e per un anziano, presenti con noi al presidio di oggi.
Non riteniamo che questo incontro sia un punto d’arrivo, bensì un altro tassello che si aggiunge alla lotta.
Interessante è l’atteggiamento della multi-utility che si è dimostrata, ancora una volta, vulnerabile di fronte alla determinazione di persone che non sono disposte a pagare i danni di un atteggiamento speculativo e aggressivo che vuole onorari privati e oneri comuni.
A nostro parere, il dato più rilevante di questa giornata è l’ impegno di Iren a farsi carico direttamente di parte del danno sociale provocato dalla privatizzazione di servizi essenziali, quali luce, acqua e gas.
A poche ore dall’ approvazione in Senato del decreto ‘’Sblocca Italia’’, che peggiorerà ulteriormente le condizioni delle fasce più deboli a vantaggio dei soliti potentati economici, noi non ci arrendiamo continuiamo la nostra battaglia contro privatizzazioni e distacchi.
Già dai prossimi giorni, proseguiremo con l’attività di sportello a cui affiancheremo azioni, su tutto il territorio , di informazione e coordinamento.
Interessante è l’atteggiamento della multi-utility che si è dimostrata, ancora una volta, vulnerabile di fronte alla determinazione di persone che non sono disposte a pagare i danni di un atteggiamento speculativo e aggressivo che vuole onorari privati e oneri comuni.
A nostro parere, il dato più rilevante di questa giornata è l’ impegno di Iren a farsi carico direttamente di parte del danno sociale provocato dalla privatizzazione di servizi essenziali, quali luce, acqua e gas.
A poche ore dall’ approvazione in Senato del decreto ‘’Sblocca Italia’’, che peggiorerà ulteriormente le condizioni delle fasce più deboli a vantaggio dei soliti potentati economici, noi non ci arrendiamo continuiamo la nostra battaglia contro privatizzazioni e distacchi.
Già dai prossimi giorni, proseguiremo con l’attività di sportello a cui affiancheremo azioni, su tutto il territorio , di informazione e coordinamento.
Il decreto “Sblocca Italia” del
governo Renzi, sferra un attacco complessivo ai beni comuni tramite il
rilancio delle grandi opere, misure per favorire la dismissione del
patrimonio pubblico, l’incenerimento dei rifiuti, nuove perforazioni per
la ricerca di idrocarburi e la costruzione di gasdotti, oltre a
semplificare e deregolamentare le bonifiche.
Infatti con questo decreto, tra le altre cose, si spingerà all’incenerimento dei rifiuti, senza tener conto dell’ottimo lavoro svolto dai cittadini e dall’amministrazione locale che hanno portato la raccolta differenziata al 70%.
A peggiorare la situazione è la violenza con cui Iren continua a far pagare il prezzo più alto ai cittadini innalzando continuamente le tariffe delle utenze domestiche a discapito di migliaia di famiglie che a Parma come nel resto d’Italia, si trovano a fare i conti con una povertà sempre più violenta, mentre pochi continuano ad arricchirsi.
Le motivazioni della crescita dell’incidenza della morosità incolpevole sono da ricercarsi infatti, oltre che nella ormai nota difficoltà a trovare un occupazione, nel continuo e inarrestabile aumento delle tariffe delle utenze che hanno registrato, anche negli ultimi mesi, dei rincari. E tra un balzello e l’altro in fattura ci finisce un po’ di tutto: acconti spropositati, conguagli stellari, e i costi di realizzazione dell’inceneritore.
A questi costi rendicontabili va aggiunto il costo “fuoribusta” che quotidianamente respiriamo a Parma maglia nera, in termini di qualità dell’aria, tra le province emiliane.
Crediamo che chi decide di gestire servizi così fondamentali per lo svolgimento della vita umana com’è l’erogazione delle utenze domestiche debba tener conto delle implicazioni sociali che questo “business” comporta. Riteniamo, inoltre, che tagliare le utenze a chi si trova in difficoltà economica sia un’infamia che lede alle fondamenta il concetto di dignità umana.
Perciò oggi approfittiamo della presenza di Andrea Viero, amministratore delegato della multi utilities, chiediamo:
1) Blocco dei distacchi dal 15 novembre al 15 marzo per tutti i nuclei con un ISEE inferiore a 5000 € o che hanno subito una riduzione del reddito del nucleo famigliare del 50% negli ultimi 24 mesi.
2) Applicazione di una franchigia che prevede:
a) acqua garantita e gratuita senza limiti
b) elettricità:
• Per un nucleo fino a tre persone (supposto consumo annuo di 2700 KWh*) una franchigia di 150 €
• Per un nucleo superiore a tre persone (3500 KWh di consumo annuo*) una franchigia di 220 € per i 4 mesi.
I consumi eccedenti la franchigia (considerata come minimo vitale) saranno invece addebitati.
c) gas: stimiamo un consumo medio nel periodo invernale di 170 Smc* (Standard metro cubo) una franchigia di 200 €.
I consumi eccedenti la franchigia (considerata come minimo vitale) saranno invece addebitati.
*I consumi sono stati calcolati usando le tabelle dell’Autorità Garante per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico.
Infatti con questo decreto, tra le altre cose, si spingerà all’incenerimento dei rifiuti, senza tener conto dell’ottimo lavoro svolto dai cittadini e dall’amministrazione locale che hanno portato la raccolta differenziata al 70%.
A peggiorare la situazione è la violenza con cui Iren continua a far pagare il prezzo più alto ai cittadini innalzando continuamente le tariffe delle utenze domestiche a discapito di migliaia di famiglie che a Parma come nel resto d’Italia, si trovano a fare i conti con una povertà sempre più violenta, mentre pochi continuano ad arricchirsi.
Le motivazioni della crescita dell’incidenza della morosità incolpevole sono da ricercarsi infatti, oltre che nella ormai nota difficoltà a trovare un occupazione, nel continuo e inarrestabile aumento delle tariffe delle utenze che hanno registrato, anche negli ultimi mesi, dei rincari. E tra un balzello e l’altro in fattura ci finisce un po’ di tutto: acconti spropositati, conguagli stellari, e i costi di realizzazione dell’inceneritore.
A questi costi rendicontabili va aggiunto il costo “fuoribusta” che quotidianamente respiriamo a Parma maglia nera, in termini di qualità dell’aria, tra le province emiliane.
Crediamo che chi decide di gestire servizi così fondamentali per lo svolgimento della vita umana com’è l’erogazione delle utenze domestiche debba tener conto delle implicazioni sociali che questo “business” comporta. Riteniamo, inoltre, che tagliare le utenze a chi si trova in difficoltà economica sia un’infamia che lede alle fondamenta il concetto di dignità umana.
Perciò oggi approfittiamo della presenza di Andrea Viero, amministratore delegato della multi utilities, chiediamo:
1) Blocco dei distacchi dal 15 novembre al 15 marzo per tutti i nuclei con un ISEE inferiore a 5000 € o che hanno subito una riduzione del reddito del nucleo famigliare del 50% negli ultimi 24 mesi.
2) Applicazione di una franchigia che prevede:
a) acqua garantita e gratuita senza limiti
b) elettricità:
• Per un nucleo fino a tre persone (supposto consumo annuo di 2700 KWh*) una franchigia di 150 €
• Per un nucleo superiore a tre persone (3500 KWh di consumo annuo*) una franchigia di 220 € per i 4 mesi.
I consumi eccedenti la franchigia (considerata come minimo vitale) saranno invece addebitati.
c) gas: stimiamo un consumo medio nel periodo invernale di 170 Smc* (Standard metro cubo) una franchigia di 200 €.
I consumi eccedenti la franchigia (considerata come minimo vitale) saranno invece addebitati.
*I consumi sono stati calcolati usando le tabelle dell’Autorità Garante per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico.
Invitiamo
tutti coloro si trovino in difficoltà con il pagamento delle utenze a
rivolgersi allo sportello della rete diritti in casa (ogni martedì alle
ore 18:30 in via Mantova, 24) in modo da trovare una soluzione e per
costruire insieme una campagna contro il caro-utenze.
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