lunedì 20 ottobre 2014

22 ottobre: inauguriamo il SAIE, diamo il benvenuto a Renzi!

In Italia si consumano 8 metri quadrati di suolo al secondo, migliaia di ettari di terreni agricoli che vengono trasformati in porzioni di suolo edificabili. Moltissime sono le imprese edili e di costruzione che mettendo a valore il suolo producono lauti guadagni con colate di cemento, ferro e asfalto.
Interi territori sono stati devastati da pratiche di costruzione selvaggia che sono le principali responsabili di catastrofi ambientali come quelle avvenute a Genova, Olbia e in Maremma. Il 30% del suolo del nostro paese è coperta da edifici, infatti, si stima che ogni famiglia potrebbe possedere più di un appartamento a testa.
Tutto ciò non è servito a dissuadere il governo dall'erronea e aggiungeremo datata convinzione che per superare la crisi e risolvere la questine abitativa bisognasse regale soldi e sgravi fiscali a costruttori, palazzinari e speculatori, così come previsto nel piano casa di Matteo Renzi. Si continua a depredare i territori, con opere di costruzione che per altro non sembra riescano più a valorizzarsi e generare i profitti sperati.

Partendo da questi punti, vorremo presentare a questi signori del cemento e al signor presidente del consiglio Renzi e a tutti i partecipanti al SAIE (salone internazionale dell'industrializzazione edilizia) l'unica possibile via d'uscita alla devastazione e alla crisi abitativa: L'AUTORECUPERO E LA RIQUALIFICAZIONE DEL COSTRUITO E NON UTILIZZATO. La pratica di autorecupero dal basso, delle migliaia di edifici abbandonati, da una parte, sarebbe in grado di ridimensionare i costi che le amministrazioni locali devono sostenere per il decoro e la messa in sicurezza delle aree abbandonate, e dall'altra, di risolvere il problema dell'emergenza abitativa in cui versano le nostre città. 
Il vecchio slogan troppe case senza gente troppa gente senza casa è oggi più attuale che mai. Non c'è bisogno di costruire nuovi immobili per far fronte all'emergenza, ma di AUTORECUPERARE ciò che già esiste ed è già stato costruito, solo in questo modo potremo salvare le nuove generazioni e i nostri figli dalle catastrofi ambientali e contemporaneamente risolvere l'emergenza sociale determinata dal dramma della morosità incolpevole che porta allo sfratto e alla perdita della casa.
Il 22 Ottobre porteremo all'attenzione del presidente del consiglio, del ministro alle infrastrutture e dei loro amici costruttori il progetto dell'autorecupero, ci incontreremo alla 9 all'incrocio tra via Stalingrado e via Donato Creti, per portare il nostro benvenuto all'inaugurazione del SAIE.
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